Nuova Salento energia - Impianti Termici - FAQ
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FAQ

Durante la verifica della prova di tenuta di un impianto a metano, lo strumento ha indicato che, l'impianto è idoneo al funzionamento temporaneo. Entro quanto tempo devo sanare la situazione? Cosa devo indicare sul RCT?

La norma UNI 11137/2019 stabilisce che, in caso di impianto idoneo al funzionamento temporaneo, l'anomalia venga ripristinata entro il massimo massimo di 30 gg dalla sua rilevazione. Trascorsi i 30 gg senza che l'anomalia venga sanata, l'impianto o porzione d'impianto interessata, deve essere messo fuori esercizio. Sul RCT crocerà la voce SI alla tenuta ed in raccomandazioni annoterà la frase" impianto idoneo al funzionamento temporaneo. L'anomalia dovrà essere sanata entro 30 gg. In caso contrario l'impianto non può essere utilizzato.

In caso di assenza di dichiarazione di conformità la data di installazione dell’impianto termico come può essere stabilita?

La data di installazione dell’impianto deve essere riportata sulla dichiarazione di conformita. Secondo le modalita previste dall’art. 6 del D.P.R. 392/94, i responsabili di impianti termici installati prima del 13 marzo 1990, gia conformi a quanto previsto dalla legge 46/90, e mai ristrutturati, possono produrre un atto di notorieta che ha valore sostitutivo della dichiarazione di conformità. Tutti i nuovi impianti, oltre agli impianti installati prima del 13/03/1990 e, successivamente, sottoposti ad interventi di ristrutturazione, ampliamento o sostituzione del generatore di calore, devono essere provvisti della dichiarazione di conformità prevista dall’art. 7 del D.M. 37/2008 (ex art. 9 della Legge 46/1990). Nel caso in cui la dichiarazione di conformità non sia stata prodotta o non sia piu reperibile, tale atto è sostituito, per gli impianti eseguiti prima del 27 marzo 2008 (data di entrata in vigore del D.M. 37/2008), da una dichiarazione di rispondenza, resa da un professionista iscritto all'albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno cinque anni, nel settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione, sotto personale responsabilità, in esito a sopralluogo ed accertamenti, ovvero, per gli impianti non ricadenti nel campo di applicazione dell'articolo 5, comma 2, del D.M. 37/2008, da un soggetto che ricopre, da almeno 5 anni, il ruolo di responsabile tecnico di un'impresa abilitata di cui all'articolo 3 del medesimo decreto, operante nel settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione.

PROVA DI TENUTA UNI 11137:2019 - Devo effettuare la prova di tenuta secondo la norma UNI 11137/2019. Quali metodi posso utilizzare

la norma prevede che, la verifica può essere effettuata, utilizzando tre distinti metodi : il metodo preliminare sulla caduta di pressione, il metodo diretto e il metodo indiretto. In tutti e tre i casi, prima di iniziare la prova, è necessario verificare la tenuta del dispositivo di intercettazione del combustibile, posto a monte o a valle del contatore. Il metodo preliminare mediante la caduta di pressione, può essere utilizzato solo se il volume dell'impianto non sia superiore a 18 dm3. La prova si ritiene superata se la caduta di pressione rilevata, non sia maggiore della caduta di pressione massima consentita. Il metodo diretto consente di misurare direttamente la portata della perdita di combustibile con l'ausilio di un apposito strumento, seguendo le istruzioni del fabbricante. Col metodo indiretto si calcola la portata delle perdite di combustibile nell'impianto, misurando la caduta di pressione rilevata e mettendola in relazione al volume dell'impianto. In questi ultimi due casi, per superare la prova la portate della perdita di combustibile rilevata non deve risultare > 1 dm3/h se il gas utilizzato è metano e > 0,4 dm3/h se il gas utilizzato è GPL. Precisiamo infine che le procedure da noi preparate servono per ottenere una conoscenza delle metodologie di prova della tenuta di un impianto gas semplificate e facilmente comprensibili, ma per poter effettuare con correttezza tale prova è opportuno che ogni operatore conosca bene e possieda una copia della norma UNI 11137:2019 da poter consultare nei casi di necessità o dubbio.

Se in sede di manutenzione sul rapporto di controllo evidenzio una irregolarità il mio cliente viene sanzionato o è soggetto a controllo da parte della nuova Salento Energia?

Tutti i rapporti di controllo trasmessi, sono sottoposti ad accertamento per verificare se esistono delle non conformità. Il suo cliente riceverà una comunicazione nella quale sarà riportata la non conformità rilevata ed avrà 90 gg di tempo per mettere a norma l'impianto, con eventuale possibilità di richiedere ulteriore proroga.Appena messo a norma il tecnico dovrà inviare rapporto di controllo di regolarizzazione e chiudere la pratica!

Un mio cliente ha un impianto installato nel 1999. A dicembre del 2019 ha sostituito il generatore installando un apparecchio di tipo combinato di 25 kW. devo provvedere al trattamento dell'acqua.

Il DM del 26 giugno 2015, all'Allegato 1 art 2 comma 5, stabilisce che, a partire da 01 ottobre 2015, in occasione di, nuovi impianti, ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche degli impianti o sostituzione di apparecchi, è obbligatorio provvedere al trattamento dell'acqua di alimento. Indipendentemente dalla durezza dell'acqua, è obbligatorio almeno installare un filtro di sicurezza ed un dosatore chimico per alimenti( polifisfati) sul circuito secondario ed un trattamento chimico sul circuito riscaldamento. Per ulteriori informazioni può consultare il sito nella sezione modulistica per gli operatori del settore e scaricare il file completo sul trattamento dell'acqua.

Un nostro cliente ci ha chiesto di effettuare la manutenzione della stufa a pellet. Vorrei sapere a quali normative per lo scarico dei fumi dobbiamo far riferimento, e la procedura per la manutenzione e la dichiarazione dell'impianto.

La norma principale per la verifica, installazione, controllo e manutenzione dei generatori di calore alimentati da combustibili solidi è la UNI 10683:2012. In essa sono descritte molto bene tutte le disposizioni per una corretta installazione dei sistemi fumari di questi apparecchi, comprese naturalmente le stufe a pellet: in generale possiamo dire che certamente gli impianti alimentati da combustibile solido di qualsiasi potenza devono avere lo scarico a tetto; per i dettagli sulla installazione consulti la norma UNI. Per quanto riguarda la dichiarazione della stufa, la metterà SEMPRE sullo stesso libretto della caldaia e dovrà compilare e trasmettere anche per essa un rapporto di controllo di Tipo 1. Inoltre: - la dichiarerà con lo stesso bollino della caldaia se è collegata sulla stessa rete di distribuzione e funziona in alternativa alla caldaia oppure se non è collegata ad una rete di distribuzione ed ha una potenza nominale al focolare minore di 15kW; - la dichiarerà con un bollino che è funzione della somma delle potenze utili nominali della caldaia e della stufa se è collegata sulla stessa rete di distribuzione della caldaia e può funzionare in contemporanea alla caldaia; - la dichiarerà con un altro bollino senza codice, funzione della potenza nominale utile della stufa e diverso da quello della caldaia, se non è collegata a una rete di distribuzione e ha una Potenza al focolare nominale maggiore o uguale a 10kW .